I baffi saranno i veri e propri protagonisti del mese di novembre che sta per cominciare. Da diversi anni a questa parte, questo periodo è infatti dedicato a una straordinaria iniziativa: quella del Movember. Un’occasione non solo per sfoggiare degli originali baffi, ma anche e soprattutto per pensare alla salute maschile. Ma quale stile scegliere per il proprio viso?
Nata agli inizi degli anni 2000, la celebrazione di Movember invita gli uomini a sposare un look baffuto per una buona causa: sensibilizzare sulla salute maschile, sia a livello fisico che mentale. E Antica Barbieria Colla, in occasione di questa ricorrenza, ha pensato per i suoi iscritti alla newsletter una speciale promozione: fino al 5 novembre 2021, acquistando due prodotti per la cura della barba, la Cera Baffi Fissaggio Extra-Forte sarà in omaggio. Ma vediamo come trasformare il proprio volto in vista di un mese all’insegna dei baffi.
Viso sottile e glabro: i baffi a penna
I baffi a penna rappresentano uno degli intramontabili classici dell’eleganza maschile, molto in voga nella prima meta del ‘900. Non a caso, è lo stile adorato da Clarke Gable, il vero gentleman del cinema hollywoodiano di altri tempi. Chiamati anche baffi a matita, prendono il loro nome dalla loro forma sottile e dalla crescita accennata, come appunto fossero stati disegnati sopra il labbro superiore.
È la scelta perfetta per chi sta cercando non solo un baffo poco ingombrante, ma anche per coloro che hanno il viso sottile, per definirne le linee, oppure non possono permettersi una barba piena poiché dalla crescita rada o con aree glabre.
Viso tondo e labbra sottili: i baffi Chevron
Foto di Alan Light via Wikipedia
Molto diffusi negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, i cosiddetti baffi Chevron hanno caratterizzato un’intera era. Merito anche di personaggi molto popolari come Tom Selleck, che tutt’oggi non disdegna sfoggiarli, ma anche di alcuni revival recenti come quello di Henry Cavill. Si tratta di baffi decisamente folti, mantenuti a una media lunghezza affinché coprano il labbro superiore. Si dice che il nome derivi dell’omonimo gallone Chevron, che assume una forma a “V” molto simile a questo baffo, ma le interpretazioni sono molteplici. Ad esempio, in Italia questo stile è ricordato come quello del “baffo contadino”: proprio poiché gli agricoltori non potevano destinare grandi somme al barbiere, optavano per questo stile folto e gestibile anche in autonomia.
Sono ideali per i visi tondi, soprattutto se in presenza di un collo importante o, ancora, di labbra molto sottili. Non è però tutto, poiché vengono scelti anche da coloro che vogliono distogliere l’attenzione da un naso importante, facendolo apparire più minuto.
Viso triangolare e allungato: baffi all’inglese
Nostalgico ricordo di altri tempi e simbolo della nobiltà, i baffi all’inglese stanno tornando con una certa prepotenza fra le preferenze dell’uomo moderno. Si caratterizzano per due lunghi barbigli che, superando le estremità del labbro superiore, crescono ai lati leggermente arricciati. Non bisogna però confonderli con i baffi a manubrio, poiché la loro forma è più sottile e la piega solo leggermente accennata.
Questa proposta, che richiede una certa maestria con l’uso quotidiano di pettinini e cere, è consigliata per chi possiede un viso dalla forma triangolare e molto allungata: i baffi, con la loro estensione a lato del volto, allargano visivamente il viso.
Gli intramontabili: baffi a manubrio e alla Dalì
Foto di Library of Congress via Wikipedia
Vi sono infine due stili intramontabili che, ciclicamente, tornano alla ribalta sulla moda maschile. I primi sono i cosiddetti baffi a manubrio, dall’inizio degli anni ’10 molto gettonati nella comunità Hipster. Richiedono una certa maestria nel creare il riccio perfetto e possono essere sfoggiati sia soli che accompagnati a una barba folta.
I secondo sono invece un vero e proprio marchio di stile, un’icona universale: gli inconfondibili baffi di Dalì, tutt’oggi inimitabili.