Nel corso della storia di Antica Barbieria Colla è spesso capitato che i padri abbiano trasmesso l’usanza di servirsi presso la nostra bottega ai figli, che sono a loro volta diventati nostri clienti nel rispetto di una sorta di tradizione di famiglia.
Qualcosa di analogo è accaduto con una delle più illustri famiglie milanesi, quella dei Visconti di Modrone: Giuseppe Visconti di Modrone cominciò a frequentare la barbieria agli inizi del Novecento e continuò fino alla morte, seguito poi dai diversi suoi discendenti, tra cui il figlio Luchino Visconti di Modrone, uno dei più importanti registi e sceneggiatori italiani del XX secolo.
Franco Bompieri, che fu suo barbiere, racconta:
« A Visconti piaceva una sfumatura alta e capelli corti, corti a un livello imprecisato, per cui spesso mi accusava di avere sbagliato tutto, dandomi dei pugni rapidi e scherzosi sulle spalle.
Mi illudo che fosse un modo per stabilire un rapporto umano.
Visconti era il regista che con La terra trema, ma soprattutto con Rocco e i suoi fratelli, aveva dato dignità alla povertà e all’immigrazione, le condizioni della mia prima vita.
Visconti era anche il regista di Senso, girato per gran parte dalle mie parti sul Mincio, sul filo di un Verdi amatissimo: naturale che lo vedessi con occhi e animo particolari.
Nessuna confusione: l’interesse e forse anche l’amore che Visconti portava per l’uomo e le cose che gli stanno intorno e che prendono vita dalle passioni e dalle sofferenze di cui egli dette rappresentazioni uniche, non avrebbe mai potuto colmare la nostra profonda differenza di classe, ma più di un filo sottile, sono certo, era teso fra noi. Forse perché, figlio di un sensale di cavalli, portavo ancora addosso l’odore ben noto a Visconti che fu, in giovinezza, un allevatore appassionato.
Gli chiesi un giorno: “Perché ha lasciato i cavalli per il teatro, signor Conte?”.
“I cavalli mi hanno dato grandi soddisfazioni, quasi il meglio di quello che puoi ottenere da un essere vivente, ma i cavalli non parlano”.
Nonostante La terra trema, sempre di un Visconti si trattava. »