Qualche tempo fa in questo blog abbiamo pubblicato un articolo sulla storia della rasatura e sul rasoio a mano libera; oggi vorremmo proseguire da dove ci siamo interrotti parlando del rasoio a T con lamette intercambiabili, a volte chiamato anche rasoio di sicurezza.
Questo tipo di rasoio fu concepito da King Camp Gillette, inventore e imprenditore statunitense che nel 1895 ebbe l’idea di produrre un apparecchio che fosse economico, non necessitasse di affilatura e coramella e avesse le dimensioni adatte per radere il viso di un uomo adulto. Pare infatti che Gillette detestasse il rasoio a mano libera, considerandolo pericoloso, nonché una perdita di tempo.
Avendo lavorato da giovane per un’azienda produttrice di imballaggi usa e getta, ebbe modo di riflettere sui vantaggi dei prodotti intercambiabili e pensò di produrre delle lamette economiche e sostituibili da attaccare ad un semplice manico.
Nel 1901 Gillette fondò la American Safety Razor Company, successivamente ribattezzata Gillette Company, e brevettò il suo rasoio. Se nel primo anno, il 1903, le vendite furono deludenti (appena 51 rasoi e 168 lamette), nel giro di poco più di un decennio si arrivò a 450.000 rasoi e 70 milioni di lamette venduti all’anno, anche grazie alla massiccia campagna pubblicitaria per far conoscere il nuovo prodotto; con la Prima Guerra Mondiale poi, all’azienda vennero commissionati circa 3,5 milioni di rasoi e 32 milioni di lamette per i soldati americani. Il successo fu tale che l’azienda aprì filiali in Canada ed Europa e l’effige del volto di Gillette inizio a comparire su tutte le confezioni.
I rasoi a T che si trovano oggi in commercio si distinguono principalmente in base ai materiali in cui sono realizzati (dalla plastica ai metalli per quelli di maggiore qualità), per il tipo di costruzione e per il tipo di dentatura.
Le principali tiplogie di costruzione sono:
a farfalla – girando un perno a fine manico la testa di apre a metà (come le ali di una farfalla) e permette di cambiare la lametta;
a 2 pezzi – si svita la testa per rimuoverla completamente dal manico e cambiare la lama;
a 3 pezzi – per inserire la lametta si svita la parte superiore dal manico e la si separa in 2 parti (testa e guardia, la parte su cui poggia la lama); questo modello di rasoio è il più facile da pulire, ma il cambio della lama può inizialmente risultare più difficoltoso.
Rispetto alla tipologia di dentatura distinguiamo:
la dentatura chiusa – è presente una barra di protezione che tende la pelle facilitando lo scorrimento della lama e riducendo il rischio di tagli e irritazioni. Sono quindi indicati per i principianti, chi ha la pelle sensibile e chi si rade con frequenza;
la dentatura aperta – al posto della barra troviamo una sorta di pettine dentato che permette alla lama di applicare una maggiore pressione. Questo fa sì che il rasoio risulti molto aggressivo, adatto a chi ha esperienza, una barba molto dura e non si rade troppo spesso;
i rasoi regolabili – permettono di regolare di quanto far sporgere la lama grazie ad un perno posto alla fine del manico, variando così il grado di aggressività del rasoio. Anche questo modello è più adatto a mani esperte.
Il rasoio a T con lame intercambiabili ha progressivamente soppiantato quello a mano libera per ragioni igieniche, di sicurezza e pratiche: è un buon compromesso tra efficacia di rasatura e comfort e la lama che sporge solo leggermente dalla testina, pur venendo a stretto contatto con la pelle e tagliando i peli a livello del bulbo, non può affondare nella pelle e causare tagli profondi.
Non ce ne voglia il signor Gillette, ma nella nostra bottega dove eseguiamo da oltre un secolo la tradizionale rasatura all’italiana, prediligiamo decisamente l’uso del buon vecchio rasoio a mano libera, seppur con lametta intercambiabile.