La domanda che più riceviamo quando qualche nuovo cliente chiama in bottega è:
“Posso fare il taglio col fuoco?”
Purtroppo questa è la cosa più sbagliata che si possa dire, perché nessuno di noi in negozio taglia i capelli col fuoco, e sarebbe anche un bell’azzardo credere di riuscirci.
Perciò oggi vorrei fare chiarezza sul trattamento che eseguiamo per rafforzare i capelli dopo che li abbiamo tagliati a forbice.
Prendendo spunto volontario da il libro “Antica Barbieria Colla ovvero la salute dei capelli” ed. Feltrinelli 1980 e scritto dal Signor Franco Bompieri, cercherò di darvi tutte le nozioni possibili per comprendere meglio quello che è l’intento del nostro lavoro.
La calvizie come tutti i malanni dei capelli e del cuoio capelluto non sono un problema di cura, ma di prevenzione. Non è possibile fare riscrescere i capelli irrimediabilmente caduti, ma si possono mantenere in vita quelli buoni e ritemprare quelli malandati. Ed è ciò che cerchiamo di fare noi di Antica Barbieria Colla da ormai più di un secolo, perché non si deve guardare solo l’estetica del capello, ma bisogna capire il capello che si ha di fronte e come trattarlo.
Esistono tanti tipi di capelli: secchi, crespi, sottili, ricci, lisci, rossi, bianchi, castani etc.
Quelli che noi principalmente andremo a trattare con questa tecnica sono i sottili.
I capelli sottili, infatti, sono molto delicati e vanno sempre tenuti puliti, comuni ad ungersi si possono rompere facilmente, specialmente se lasciati troppo lunghi.
Questo tipo di capelli vanno tagliati sempre con forbice e pettine e nulla più, se possibile ogni 3 settimane.
E dopo il taglio entra in gioco finalmente il tanto curioso fuoco:
con l’aiuto di uno stoppino, in cui è presente la giusta quantità di cera, che non coli mai sulla testa del cliente, si passa una fiammella sulle punte appena tagliate per saldare la chiusura del capello, in modo da prevenire la possibile formazione di doppie punte, molto comune per questo tipo di capelli.
La fiamma passa e viene immediatamente spenta con un sapiente gioco di movimenti dal pettine subito dopo.
Per comprendere ancora di più il perché di questo trattamento ora dobbiamo parlare della struttura del capello.
Lo schema del capello presenta:
una sottile cuticola esterna di cellule messe una sopra l’altra come le tegole di un tetto,
la corteccia, fatta di cellule allungate e ripiene di una sostanza: la cheratina, i cui filamenti riuniti a fasci attorcigliati tra loro, danno al capello la sua resistenza,
passando la fiamma noi andremo a “saldare” la parte finale di cheratina, facendo si che non si sfaldi facilmente.
Cuticola e corteccia sono prive entrambe di vita, perché la vita dei capelli la dobbiamo andare a cercare in fondo ai follicoli, quei canalicoli scavati nella cute, al fondo dei quali c’è una massarella di cellule che continuano a riprodursi, a riempirsi di cheratina e a morire.
Terminata la bruciatura infatti si passa al massaggio e pulizia della cute e poi al successivo shampoo e massaggio (sempre della cute) con lozione, ma di questo parleremo in altra sede.