Nella nostra bottega fanno bella mostra di sé su una parete una serie di piatti che a prima vista potrebbero far pensare a dei semplici ornamenti, ma che sono in realtà antichi piatti da barbiere collezionati negli anni da Franco Bompieri.
Si tratta di piatti piuttosto fondi con una sorta di spaccatura su un lato; chi si faceva fare la barba generalmente teneva questo oggetto in mano sotto il mento e infilava il collo nell’incavo; mentre il barbiere radeva, il sapone che toglieva dal viso si depositava man mano nel piatto. Inoltre, non essendoci l’acqua corrente, i piatti servivano anche per sciacquare il pennello e il rasoio.
I piatti da barbiere erano fatti di vari materiali, anche piuttosto pregiati:
- ceramica;
- porcellana;
- maiolica (quindi realizzati e dipinti interamente a mano );
- rame;
- peltro (una lega composta principalmente da stagno e altri metalli come il rame o l’argento, usato specialmente per vasellame artistico e oggetti liturgici);
e spesso erano impreziositi da decorazioni uniche e originali.
Oggi i piatti da barbiere non si usano più, ma i più raffinati e antichi (esistono esemplari che risalgono al XVI-XVII secolo) rappresentano dei veri e propri manufatti artistici, divenuti oggetti per collezionisti che li scovano negli antiquari, dai rigattieri, nei mercatini e addirittura alle aste.